La chiesa di San Sebastiano venne edificata dopo il 1580 su un probabile e preesistente saccello dedicato al culto del santo Martire. In origine era un semplice edificio ad aula con un abside, e fungeva anche da sepoltura, curato dalla “Compagnia di san Sebastiano”.
I confratelli decisero di ricostruire l’edificio in forma basilicale, a tre navate scandite da colonnati, con capitelli, arcate e finestre. Nel 1635 l’abside principale venne decorata in stucco da Francesco Li Volsi, successivamente arricchita, cosi come nelle colonne, dal frescante castelbuonese Francesco Brugnone.
Queste decorazioni floreali al tetto e alle colonne, sono ancora parzialmente visibili. Nella seconda metà del ‘700 si fece sempre più pressante la volontà di rivisitare globalmente l’assetto dell’edificio. Proprio in questa fase si procedette con l’abbattimento dell’abside con gli stucchi del Li Volsi e le decorazioni del Brugnone e si realizzò invece una scarsella con decorazione in stucco che definì lo stile neo-classico del presbiterio con un trattamento decorativo e figurativo pittorico riferito al culto della Madonna del SS. Rosario, che si era affermato definitivamente su quello del Santo titolare.
All’interno della chiesa si trovano diversi altari che ospitano alcuni simulacri lignei.
Nonostante i molteplici interventi, la chiesa ha mantenuto la sua austera bellezza cinquecentesca espressa nelle navate e nel tetto.
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